Il dolce di San Martino (VE)

L’11 Novembre a Venezia si festeggia San Martino, con un dolce tipico di pasta frolla che ritrae il Santo sul cavallo e con la spada alzata nell’atto di tagliare il mantello per donarne una parte ad un poverello infreddolito. Tra leggende e tradizioni nelle strade di Venezia e comuni limitrofi risuonano le filastrocche ed i canti popolari di un giorno di festa ancora sentito e ormai dedicato ai più piccini.

L’11 Novembre ricorre la festa di San Martino. Era un soldato romano nato in Pannonia, l’odierna Ungheria, nel 316 circa.
Narra la leggenda che l’11 novembre di tanti anni fa, in una giornata grigia e piovosa, Martino era in Gallia, in sella al suo cavallo. Stava tornando a casa quando vide un poveraccio con addosso solo pochi stracci, tremante dal freddo. Non avendo denaro con sé Martino prese il suo mantello, lo tagliò con la spada e ne diede la metà al mendicante in modo che si potesse scaldare. Quel gesto di carità fu gradito in Cielo e un raggio di sole squarciò le nubi, regalando una delle belle giornate serene e miti che da allora si verificano ogni anno a novembre e sono conosciute come l’ ”estatella di San Martino”.
Secondo un antico proverbio popolare, “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino”.
Ottenuto dall’Imperatore l’esonero dal servizio militare, Martino fu battezzato e ordinato sacerdote, divenne vescovo a Tours, fece erigere bellissimi monasteri e fu esempio di umiltà e carità. Morì a Tours l’8 novembre 397 e i suoi funerali si celebrarono tre giorni dopo, l’11 novembre, data in cui viene ricordato ancora oggi.
Nell’iconografia classica è rappresentato a cavallo, con la spada alzata nell’atto di tagliare il mantello ed è così che viene raffigurato anche nel “dolce di San Martino”, un tipico dolce tradizionale veneziano, fatto di pasta frolla, glassa di zucchero, praline e golosi dolcetti colorati.
Nei giorni a ridosso della festa le vetrine delle pasticcerie di Venezia si riempiono delle versioni classico o ricoperto di cioccolato, con caramelle, cioccolatini, o altri dolcetti, in varie dimensioni e venduti in confezioni generalmente quadrate.Foto variazioni dolce di San Martino in una pasticceria a VeneziaNegli ultimi decenni la tradizione del dolce di San Martino sembra si sia espansa dal centro storico di Venezia a quasi tutta la provincia fino ai vicini comuni di Padova e Treviso.
Il San Martino è un dolce semplice quanto buono; la grande quantità di varianti che si trovano nelle pasticcerie dimostra che, nonostante sia un dolce legato alla tradizione, per prepararlo è possibile sbizzarrirsi con le guarnizioni e le decorazioni. Non è necessario comprarlo, ma è possibile prepararlo a casa seguendo questa semplice ricetta.

Ingredienti per un San Martino 20×30 cm. più i ritagli di avanzo
Per la pasta frolla:
250 g di farina
150 g di burro
100 g di zucchero
1 tuorlo
sale q.b.

Per la glassa e copertura:
100 g di zucchero a velo
1 albume
5 gocce di limone
smarties al cioccolato o confetti o caramelle gommose alla frutta q.b.

Preparazione
Preparare la formina o un modello in carta da usare per ritagliare il dolce con la forma tradizionale del Santo a cavallo.
Per preparare la base di pasta frolla, pesare gli ingredienti, tagliare il burro a cubetti e lasciarlo ammorbidire e e separare il tuorlo dall’albume dell’uovo. Versare in una ciotola lo zucchero, il burro ed il tuorlo e lavorarli insieme con le mani. Una volta che si sono amalgamati abbastanza, aggiungere anche la farina, un po’ alla volta, continuando ad impastare. Aggiungendo un pizzico di sale.
Lavorare con la punta delle dita finché il composto non diventa omogeneo sia nella consistenza che nel colore, creando una palla che va avvolta nella pellicola trasparente e messa a riposare per almeno mezz’ora.
Accendere il forno a 180°C.
Infarinare un foglio di carta forno e stendervi la palla di pasta con un mattarello, dandole una forma rettangolare della misura di 30×40 cm e dello spessore di circa 8 mm; appoggiarvi sopra il modello e ritagliare i contorni del dolce a forma di cavallo con cavaliere. Con i ritagli si può fare qualche altro biscotto. Tenendo la carta forno sotto la pasta, mettere il tutto nel forno a temperatura e far dorare in 15 – 20 minuti di cottura.
Quando la pasta frolla è pronta va messa a freddare e si può cominciare a preparare la glassa.
In una ciotola mettere l’albume e versarvi, un cucchiaio alla volta, lo zucchero a velo, girando con un cucchiaio di legno. Quando il primo cucchiaio è assorbito, aggiungere il secondo e così via, fino ad aver aggiunto metà dello zucchero.
A questo punto aggiungere 5 gocce di limone, girare e continuare a rimettere lo zucchero come in precedenza fino a esaurimento. A questo punto il composto sarà diventato abbastanza consistente e bisognerà girarlo energicamente per circa un minuto fino a farlo diventare bello lucido.
La glassa è pronta.
Versare la glassa in una sacca con foro a stella medio e guarnire a piacere la base di pasta frolla. Aggiungere smarties o caramelle o cioccolatini a piacere, facendo la giusta pressione per farli solo aderire.
Una volta completata la copertura, lasciare “asciugare” la glassa per circa 12 ore a temperatura ambiente.

Buon appetito!

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