Situata nell’entroterra barese, sulla Murgia meridionale, tra il Salento e il Gargano, la splendida Alberobello sembra uscita da una favola, al punto che è stata scelta come ambientazione per un nuovo cartone animato della Disney. I trulli, che l’hanno resa famosa a livello internazionale e l’hanno fatta entrare nella lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità, continuano ad affascinare i numerosi turisti che ogni anno vengono a visitarla da tutto il mondo.
Guidare sulle strade di campagna dell’entroterra barese e la Valle d’Itria è un’esperienza piacevole e rilassante: lo sguardo spazia nel verde argento degli ulivi e nel rosso acceso della terra, appena nascosti da muretti a secco di pietra grigia locale. Grandi fichi d’India prosperano sul ciglio della strada esibendo grossi frutti colorati tra le pale dell’aspetto carnoso. In questo panorama dai colori accesi capita spesso di vedere un trullo solitario: il tetto conico in pietra locale, sormontato da un pinnacolo bianco, è visibile già da lontano. Anch’esso è parte del paesaggio come elemento di un quadro bucolico. Questo spettacolo, stilizzato, fu preso come soggetto del francobollo da 150 Lire dedicato alla Valle d’Itria e stampato nel 1976 per la III emissione della serie Turismo.
Quando si arriva ad Alberobello, c’è qualcosa che cambia: è l’aspettativa all’idea di visitare un sito che dal 1996 è considerato dall’UNESCO patrimonio mondiale per l’unicità architettonica e l’importanza storica. È un sito famoso in tutto il mondo che ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. Nel 2014 le Poste Francesi hanno dedicato un francobollo da 0,83 Euro a “Les trulli d’Alberobello Italie” mentre nel 2012 la troupe di Beautiful è venuta fin qui per girare alcune puntate della famosa ed assai longeva soap-opera americana. Nel 2008 vi fu girato il thriller “Il sottile fascino del peccato”, con Nino Castelnuovo e Milena Miconi, andato in onda due anni dopo.Quando ci si addentra nella città tutto cambia e la sensazione di festa un po’ chiassosa si scontra con la fiumana di turisti che ti spintona e ti imprigiona, lasciandoti imbottigliato nelle stradine strette e lastricate e pressato contro i banchetti dei negozietti di souvenir e artigianato locale: Alberobello scompare sostituita da un improbabile bazar e da un muro soffocante di spalle, teste, gomiti, zaini e piedi altrui e tanta, troppa confusione. Non è una buona idea visitarla nei giorni festivi di maggior affluenza, quando nei parcheggi subito fuori città sono stipati numerosi pullman turistici che vomitano gruppi di persone provenienti da ogni parte del mondo. In quei giorni il piccolo centro sembra letteralmente preso d’assalto.
Con uno sforzo usciamo dalla ressa, incamminandoci di nuovo in salita. Nella tranquillità Alberobello appare in tutto il suo splendore: una distesa di pinnacoli bianchi, con forme diverse tra loro, si staglia contro un cielo azzurro e limpidissimo. Alcuni terminano con una sfera, altri con un disco, altri sono affusolati: si dice che la loro forma rappresenti la firma del maestro trullaro che li ha costruiti. Sono la chiave di volta di tetti conici, realizzati con cerchi di pietre grigie sovrapposte, dette “chiancarelle”, che poggiano sui corpi, anch’essi di pietra, intonacati di un bianco splendente. Non c’è calce né cemento a tenere insieme la struttura ma una tecnica edilizia a secco, nata nella preistoria ed utilizzata ancora oggi. Sono abitazioni di un piano soltanto, con finestre molto piccole e muri spessi per preservare la penombra e la frescura; spesso alle porte ci sono delle tende a striscioline colorate che fungono da zanzariera. Anche la chiesa di Sant’Antonio da Padova è fatta a forma di trullo, e come se ciò non bastasse a stupirci ed incantarci, in città si trovano anche il “Trullo Sovrano” a due piani e il “Trullo siamese”. Su alcuni tetti sono tracciati dei disegni misteriosi, fatti a mano con la calce bianca: tra questi ci sono segni zodiacali ed un cuore trafitto da una freccia.Alberobello è diversa da qualsiasi città si possa aver mai visto: sembra uscita da una favola, con una tavolozza di colori intensi che scalda il cuore. È così che è descritta nel testo della canzone “I Trulli di Alberobello” del 1958, cantata da Giacomo Rondinella:
“Sotto i Trulli di Alberobello
trullallero lallero lallà.
Se percorri la terra pugliese,
ad un tratto ti fermi a guardar
uno strano fiabesco paese
che ti sembra di sognar.”
Nella nuova serie di animazione per bambini della Disney, “Trulli Tales”, che dall’11 dicembre 2017 va in onda sul canale Disney Junior, Alberobello diventa “Trullolandia”, un piccolo villaggio incantato ai piedi di un uliveto secolare. Qui si svolgono le avventure di quattro giovani “trullalleri”, apprendisti della scuola di cucina, i quali, aiutati dalla loro insegnante Miss Frisella, vivono le loro avventure cercando di eseguire le ricette del libro parlante di Nonna Trulla, che è necessario dischiudere con una goccia di olio d’oliva. Indossano cappelli colorati a forma di tetto di trullo, conoscono la magia e sono pieni di energia ed entusiasmo, che li aiutano a sgominare i piani del goffo cattivo di turno.
“Hanno i tetti a forma di cono
nel cielo sereno di Alberobello,
mentre guardi tu senti un monello
che passa vicino cantando così:
Sotto i Trulli di Alberobello
che l’han reso famoso nel mondo
non ha cuor chi non canta giocondo
trullallero lallero lallà.”
Città Alberobello
Provincia Bari
Regione Puglia
Coordinate GPS 40°47′02.62″N 17°14′14.86″E
Come arrivare
In auto: da nord. seguire l’Autostrada A14 Bologna-Taranto in direzione sud e uscire a Gioia del Colle. Imboccare la SS 117 Strada Statale di Santeramo; seguendo le indicazioni per Alberobello proseguire sulla Strada Statale 604 fino a destinazione.
Da Brindisi o da Taranto. Seguire la Strada Statale 16 in direzione Locorotondo e seguire le indicazioni fino ad Alberobello.In autobus: Alberobello è servita dalle Autolinee Marino. Per informazioni su orari e costi è possibile consultare il sito internet http://www.marinobus.it/
In treno: La stazione ferroviaria di Alberobello è servita dalle ferrovie del sud-est che la collegano a Bari. Per informazioni su orari e costi è possibile consultare il sito internet https://www.fseonline.it/index.aspx
Cosa visitare nei dintorni
– Locorotondo (BA)
– Le grotte di Castellana (BA)
– Ostuni (BR)Per saperne di più
È possibile trovare tutte le informazioni relative ai trulli di Alberobello sul sito internet: https://www.comunealberobello.gov.it/
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Alberobello è iscritta al club “I Borghi più belli d’Italia”; se questi borghi ti incuriosiscono, potrebbero interessarti anche gli articoli raccolti nella sezione dedicata:
– https://www.travel-experience.it/category/club-borghi-piu-belli/Le strofe sono prese della canzone “I Trulli di Alberobello”, cantata da Giacomo Rondinella nel 1958. Se ti appassionano i luoghi messi in musica, non perderti:
– Vieste (FG)Il 21 maggio 1976 alla Valle d’Itria è stato dedicato uno dei francobolli della Serie Turismo del valore facciale di 150 L., nel quale sono ritratti i trulli nei dintorni di Alberobello.
Se cerchi i luoghi italiani immortalati nel celebre ciclo filatelico emesso a partire dal 1974, ne troverai molti nella sezione dedicata:
– https://www.travel-experience.it/category/i-luoghi-della-filatelia//
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