Situata a pochi chilometri da Ancona, sulla costa adriatica, in una cornice naturale bellissima, Numana è un piccolo borgo antico, annoverato tra le più note località balneari marchigiane. Una breve visita permetterà di scoprirne i panorami mozzafiato, gli scorci pittoreschi, le tracce di storie che si perdono nella leggenda e le eccellenze gastronomiche.
L’azzurro limpido del cielo che, di notte, diventa d’inchiostro e lascia brillare le stelle come piccoli brillanti, il blu del mare che talvolta è color zaffiro, talvolta acquamarina, le mille sfumature di verde della macchia mediterranea, il bianco della pietra del Conero, il giallo intenso delle ginestre in fiore: sulla tavolozza di un pittore non possono mancare questi colori per dipingere i panorami di Numana, ma non bastano. Ci sono le delicate tonalità pastello delle case a due o tre piani che si affacciano sulla Costarella, la lunga scalinata che dal porto sale su fino al centro dell’antico borgo marinaro. Un tempo, salendo questi gradini, si sarebbero uditi i canti popolari intonati dai pescatori intenti a controllare le reti e dalle loro famiglie che vivevano qui, tra questi muri bianchi di pietra del Conero; oggi si sente il chiacchiericcio dei turisti venuti a fotografare la via più caratteristica di Numana, resa ancora più bella dalle numerose fioriere ai lati dei gradini.In cima, i colori delle case si fanno più saturi e si apre la “Piazzetta della Torre”, una splendida balconata panoramica in cui storia e natura si incontrano. Da una parte il “Monumento al Pescatore” si affaccia scrutando l’orizzonte: rievoca un passato non molto lontano in cui parte della vita qui a Numana era incentrata sulla pesca con la sciabica. Oltre la ringhiera si apre un panorama mozzafiato, mentre le spiagge in basso, costellate di ombrelloni e sdraio dai colori vivaci, esercitano il loro richiamo. Alle nostre spalle c’è la “Torre” che dà il nome all’elegante piazzetta lastricata di pietra bianca: in realtà è rimasto solo un arco di pietra e mattoni alto e stretto, tutto ciò che resta del campanile di una chiesa demolita nel XVIII secolo; prima ancora era una torre d’avvistamento di origine medievale. All’alba, quando il cielo si tinge d’arancio, i raggi del sole fanno capolino attraverso l’arco, che diventa la cornice di uno spettacolo incantevole. Le foto lo ritraggono contornato di alberi e panchine, sulle quali è possibile sedersi e riposare, accarezzati dalla brezza fresca e dal leggero mormorio del mare in sottofondo. È forse il luogo più romantico di Numana, vivace e suggestivo punto di incontro per chiacchierare, rilassarsi, prendere un aperitivo o cenare. Da qui la passeggiata lungo il corso fino alla piazza principale è breve e passa accanto a palazzi eleganti e negozietti. Il centro è grazioso e vivibile, rilassante con i suoi numerosi tavolini all’aperto, le panchine, gli alberi e l’elegante facciata del municipio tardo settecentesco, nato per essere la residenza estiva dei Vescovi di Ancona. Il bianco della pietra del Conero è ravvivato dal rosso dei mattoni che segnano i marcapiani e incorniciano le finestre abbellite da fioriere ben curate. Per un periodo, l’edificio ospitò anche la “Frontalini”, una fabbrica di fisarmoniche attiva a partire della fine degli anni venti del XX secolo, il sogno di un bravo artigiano e della sua famiglia che ebbe la forza di imporsi sul mercato mondiale mentre l’economia del paese era in piena crisi. Riuscì a sopravvivere alla chiusura delle esportazioni causata dalla seconda guerra mondiale ed alla devastazione causata dalla ritirata dei tedeschi; per un trentennio offrì un’opportunità di vita a uomini e donne di Numana e dintorni, con una retribuzione dignitosa, i contributi previdenziali pagati ed anche i premi di produzione. Fallì per una cifra irrisoria nel 1964 e da allora l’economia di Numana si concentrò sul turismo.
Di fronte al municipio c’è il “Santuario del Crocifisso”, che dà il nome alla piazza: ha un aspetto moderno perché fu costruito nel 1969 per sostituirne uno cinquecentesco che ormai aveva gravi problemi strutturali. Al posto del campanile c’è una guglia aguzza triangolare immediatamente riconoscibile. Al suo interno custodisce un tesoro leggendario, una scultura romanica lignea che si narra sia stata intagliata da San Nicodemo, poco tempo dopo aver raccolto il corpo di Gesù dalla croce ed averlo portato nel sepolcro. Rappresentava Gesù Crocifisso e pare fosse miracolosa. Quando Carlo Magno sentì parlare delle prodigiose guarigioni attribuite al crocifisso, decise di andare a prenderlo in Terrasanta per farne dono a Papa Leone III. Tornando in Italia via mare fu colto da una tempesta che lo costrinse ad approdare a Numana e lasciare la reliquia alla custodia della Chiesa di S. Giovanni Battista prima di ripartire per gravi questioni urgenti. Non tornò mai a recuperare quel dono prezioso perché morì poco dopo; poi un violento terremoto distrusse Numana e fece franare la roccia dove era edificata la chiesa e la reliquia precipitò nel mare, dove fu casualmente recuperata da dei pescatori Numanesi quattro secoli dopo. Dal 1294 al 1566 la croce miracolosa fu custodita in quella chiesa demolita nel XVIII secolo, della quale è rimasta solo la “Torre”; successivamente le fu dedicato un santuario cinquecentesco, continuamente rimaneggiato nel corso dei secoli ed ormai perduto, anche se ancora immortalato in qualche cartolina d’epoca. A lato del santuario, di fronte alla fontana voluta dai Numanesi per dissetare i pellegrini, recenti lavori di scavo hanno riportato alla luce i resti di un antico acquedotto romano. Alle spalle del santuario si apre “Piazza Nuova”, elegante terrazza panoramica dalla quale Numana regala un panorama emozionante che abbraccia la costa per accompagnare lo sguardo fino al Monte Conero, bello e selvaggio, prossima meta per piacevoli passeggiate nel verde. Ai suoi piedi si stendono la “Spiaggia del Frate” e la “Spiaggiola”, separate da un’area delimitata da una rete a maglia che ospita la “Caletta delle Tartarughe”: qui volontari e veterinari aiutano le creature ferite o spiaggiate a superare la riabilitazione e ritrovare la libertà. Da Piazza Nuova scende una scalinata lungo il pendio della falesia, attraversando una pineta fitta. Presto i gradini diventano di legno e terra battuta mentre ai profumi di resina ed altre essenze mediterranee si mischia quella più pungente della salsedine. In breve raggiungiamo la Spiaggiola, il richiamo del mare si fa irresistibile e, dopo aver lasciato le nostre cose sotto un ombrellone, ci immergiamo nel blu limpido e immenso.
Città Numana
Provincia Ancona
Regione Marche
Coordinate GPS 43°30′48.96″N 13°37′17.65″E
Come arrivare
In auto: da Ancona. Autostrada A14, uscita Ancona sud/Osimo e proseguire sulla SS 16 in direzione di Pescara, attraversare Osimo Stazione, Coppo e seguire le indicazioni per Numana.
In treno: Stazione di Ancona e poi proseguire con l’autobus.
In autobus: da Ancona. Numana è collegata ad Ancona dalle Autolinee Reni. Per informazioni su orari e prezzi è possibile consultare il sito http://www.anconarenibus.it/regionale.asp
Cosa visitare nei dintorni
– Sirolo
– il monte Conero
Per saperne di più
È possibile trovare tutte le informazioni relative a Numana sul sito internet: http://www.comune.numana.an.it/.
Numana è stata insignita della Bandiera Blu; se cerchi altre mete riconosciute a livello internazionale per le loro qualità ambientali ed eco-sostenibilità, potrebbero interessarti anche:
– Arona (NO) col il Parco della Rocca ed il Sancarlone
– Camogli (GE) ed il vicino monastero di San Fruttuoso
– Castelsardo (SS)
– Gardone Riviera (BS), vicino al Vittoriale degli Italiani
– Finale Ligure (SV), con il bellissimo centro di Finalborgo
– Marina di Ginosa (TA) e la Torre Mattoni
– Noli (SV)
– Ostuni (BR)
– Sperlonga (LT)
– Varigotti (SV) e la baia dei Saraceni
Visits: 489
Lascia un commento