L’11 novembre Venezia festeggia San Martino con un dolce tipico di pasta frolla e con le manifestazioni tradizionali amate dai più piccini.
“San Martin xe ndà in sofita
a trovar ea so novisa
so novisa no ghe gera…
San Martin xe ndà par tera!”
Un gran baccano di pentole e coperchi battuti con mestoli di legno fa da sottofondo a canzoncine e filastrocche cantate a squarciagola. È l’11 novembre e le calli ed i campielli di Venezia risuonano dei cori scatenati e festosi dei bambini che si esibiscono nei bar e nei negozi, contando sulla generosità e simpatia degli avventori per ottenere qualche dolcetto o monetina. Perfino i più timidi, inizialmente restii ed impacciati, alla fine si lasciano travolgere dallo spirito della festa: è l’11 novembre ed a Venezia si festeggia San Martino.
Ricordo l’imbarazzo provato varcando la soglia dei negozi, armata di pentolaccia e mimetizzata nel gruppetto di miei coetanei. Ricordo l’emozione durante la spartizione del piccolo tesoro racimolato nel corso della giornata e la soddisfazione provata rimirando le caramelle presenti nel mio sacchettino. A sera, nella mia cameretta, impilavo le monete da cento, duecento e cinquecento Lire appena guadagnate, sentendomi più ricca di Paperon De Paperoni.
Rispetto a trent’anni fa la festa dei bambini è meno sentita e qualcuno dice che sta lentamente scomparendo, un po’ perché i veneziani sono sempre meno e un po’ perché i tempi cambiano e c’è Halloween proprio una decina di giorni prima; se da un lato i cori ed i colpi alle pentolacce sembrano più smorzati nel cuore della città, dall’altro si è estesa a quasi tutta la provincia, fino ai vicini comuni di Padova e Treviso, dove si tengono manifestazioni con mercatini di oggetti e dolciumi, spettacoli, artisti di strada e tante buone sorprese.
Pare che la festa sia nata con la fondazione della chiesa veneziana dedicata al Santo e, a memoria, la Parrocchia di San Martino di Castello si è sempre occupa di organizzarla, con festoni, giochi, banchetti ed abbondante cioccolata calda per scaldarsi le mani e le ossa dall’umidità delle giornate novembrine.
Anticamente per festeggiare San Martino si mangiavano prodotti di stagione come castagne e vino; ne parla anche questa breve filastrocca in dialetto veneto:
“Questa xe la sera bela,
Che se sta in canton del fogo,
Coi maroni atorno, atorno,
E con un bon bozzon de vin,
Farghe viva a S.Martin.”
Oggi, nei giorni a ridosso della festa, le vetrine delle pasticcerie si riempiono di un dolce tradizionale di pasta frolla fatto a forma di cavaliere su un cavallo, con la spada alzata. Il dolce è guarnito con la glassa di zucchero colorata e palline dure di zucchero color argento, cui si possono aggiungere caramelle gommose o cioccolatini. In giro si trovano numerose varianti, lasciate alla fantasia ed all’estro del pasticcere ma in tutte la forma è la stessa e ritrae il Santo nell’atto di dividere il proprio mantello per offrirne la metà ad un poverello infreddolito. Secondo la tradizione quell’atto di carità fu gradito al Cielo e un raggio di sole squarciò le nubi, il cielo divenne terso e la temperatura mite. Da allora, ogni anno in questi giorni si verifica l’“estatella di San Martino”, che, come recita un antico proverbio, “dura tre giorni e un pochinino”.
In questi giorni tersi camminare per le calli di Venezia sembra ancora più piacevole. Dopo tanti anni, ancora oggi non rinuncio a condividere il mio San Martino con le persone che mi sono care.
Città Venezia
Provincia Venezia
Regione Veneto
Coordinate GPS 45°26′26″N 12°20′4″E
Come arrivare
In auto: Venezia è facilmente raggiungibile con l’auto attraverso i collegamenti autostradali (A4 da Trieste e da Torino, A27 da Belluno, A13 da Bologna) e stradali (SS.309 Romea dalla costa Adriatica, SS.14 da Trieste, SS.13 da Treviso, SS.11 da Padova). Una volta giunti in prossimità della laguna si imbocca il Ponte della Libertà che collega in senso letterale la terraferma a Venezia. Le indicazioni per Venezia portano a Piazzale Roma, il punto più estremo a cui si può accedere con la macchina. Qui è necessario parcheggiare la propria vettura. L’alternativa è il grande parcheggio all’isola del Tronchetto, raggiungibile svoltando a destra dopo aver percorso il ponte translagunare. Dal Tronchetto si arriva a Venezia in pochissimi minuti, con il vaporetto o con il nuovissimo People Mover, che fa servizio di navetta fino a Piazzale Roma. Un’altra possibilità è quella di lasciare l’auto a Mestre – sia presso i parcheggi ubicati vicino all’ingresso del Ponte della Libertà che vicino alla Stazione Ferroviaria di Mestre – e raggiungere Venezia con i mezzi pubblici, sia autobus che treno.
In treno: Fermata Venezia Santa Lucia.
Per saperne di più
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Non so come ringraziarti, era proprio quello che stavo cercando 😀
Grazie per questo fantastico articolo.
è un piacere:-)