In Garfagnana, Isola Santa è un piccolo borgo suggestivo ed ospitale, incastonato nei colori della natura.
Ecco il paese di Isola Santa, incastonato nel verde: sembra galleggiare su uno specchio d’acqua color smeraldo. Tutto intorno ci sono alte montagne scoscese, ricoperte dalla vegetazione. Le piccole case di pietra con i tetti di ardesia sembrano arrampicarsi lungo il pendio; alcune di quelle sono state ristrutturate per diventare un albergo diffuso.
Su di loro veglia la chiesa parrocchiale di San Jacopo, ormai sconsacrata: sembra un’orgogliosa sentinella. Era un antico hospitale, costruito nel medioevo per dare rifugio e ristoro ai viaggiatori che passavano per la valle e assistenza ai poveri ed agli ammalati.
Poggia su uno sperone roccioso nella parte alta del paese, a controllo della strada che collegava la Garfagnana alla Versilia: era una strada lunga e faticosa, che attraversava le Alpi Apuane ed era percorsa da viandanti, pellegrini, commercianti e contrabbandieri che si dirigevano da e verso la costa per scambiare il sale marino con prodotti agricoli o derivati dalle attività di pastorizia.
Era una strada talmente sgangherata che nel 1615 Costantino De Nobili, incaricato dall’ospedale di S. Luca di fare un sopralluogo a quello di Isola Santa, consigliava di percorrerla a piedi piuttosto che in carrozza o a cavallo.
Era una strada pericolosa, perché passava per fitti boschi infestati dai briganti; ancora nel XVI secolo, Ludovico Ariosto, famoso letterato e commissario ducale in Garfagnana, voleva istituire una milizia civica per contenere la criminalità e, in una lettera del 5 ottobre 1522, raccontò di Balduccio da Carreggini, che aveva assassinato un tale Togno proprio nei pressi di Isola Santa.
Era un passaggio obbligato e la sua posizione strategica era sfruttata anche per imporre dei dazi, come l’introduzione di una ben documentata tassa di 80 Lire da destinare alle spese necessarie a sostenere le Crociate.
Incastonata nel verde ed isolata, Isola Santa sembrava immutabile, eternamente uguale a se stessa ma tutto cambiò tra il 1948 ed il 1949, quando la Selt – Valdarno, futura ENEL, costruì una diga a sbarrare il corso del torrente Turrite e sfruttarne la forza per ricavarne energia. Era un bestione di cemento alto trentotto metri.
In breve le acque si alzarono, sommersero la strada, l’antico ponte di pietra a schiena d’asino che attraversava il torrente, il Mulino di Mosceta e la parte bassa del paese; si formò un lago artificiale incantevole ma dannoso perché le variazioni giornaliere del suo livello imposte dalla società elettrica causarono problemi di stabilità. Isola Santa iniziò a spopolarsi fino a diventare un paese fantasma.
Maura Vagli, in “E’ questa una mattina che non c’è scuola”, ricorda com’era Isola Santa al tempo della sua infanzia, nel dopoguerra.
“Com’era grande il mio paese quando non c’era il lago” ha scritto, ed è difficile immaginarlo così: un paese povero ma molto antico e pieno di vita, con i ragazzi che giocavano nel grande prato verde circondato dalle acque del torrente Turrite Secca; c’erano la scuola, il maestro di musica che suonava la fisarmonica, il carrettino dei gelati, la vita semplice e faticosa degli abitanti. Adesso c’è molto silenzio.
Un progetto di recupero iniziato nei primi anni del terzo millennio le ha dato una nuova vita.
Una stradina selciata e protetta da una staccionata di legno ci invita ad iniziare la visita; ci sono panchine per ammirare gli scorci in silenzio e tavolini all’aperto di un ristorante.
A Isola Santa c’è un senso di pace e di comunione con la natura che è difficile trovare altrove; seguendo il sentiero che costeggia il lago e poi segue il torrente fino ad una piccola cascata, sembra di entrare in un quadro.
Città Isola Santa, frazione del comune di Careggine
Provincia Lucca
Regione Toscana
Coordinate GPS 44°03′57.78″N 10°18′49.68″E
Come arrivare
In auto: da Castelnuovo di Garfagnana. Seguire la SP13 in direzione Sud-Ovest per circa 13 Km. Isola Santa è interamente pedonale; le possibilità di parcheggio sono poche, negli slarghi lungo la Strada Provinciale, in prossimità dell’accesso al paese.
In treno: Le stazioni consigliate sono quelle di Castelnuovo in Garfagnana o Pietrasanta, collegate ad Isola Santa dai servizi della CTT di Lucca.
In autobus: Isola Santa è servita dalla CTT di Lucca. Per informazioni sui percorsi, orari e prezzi è possibile visitare il sito internet https://lucca.cttnord.it/
Cosa visitare nei dintorni
– Castelnuovo di Garfagnana
– Sentiero della Pollaccia
– Grotta del Vento
– Grotta turistica Antro del Corchia
Per saperne di più
È possibile trovare molte informazioni utili su Isola Santa, la sua storia ed i suoi sentieri sul sito internet: https://web.archive.org/web/20141013014235/http:/www.escursioniapuane.com/PaesiApuani/SchedaPaeseIsolaSanta.html
La vita a Isola Santa prima della costruzione della diga è raccontata da Maura Vagli nel suo libro “E’ questa una mattina che non c’è scuola”; se vuoi riscoprire le ambientazioni dei romanzi o racconti che potresti aver letto, non perderti gli articoli raccolti in questa sezione:
– https://www.travel-experience.it/category/romanzi/
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