Montebello di Torriana è un piccolo borgo antico nell’entroterra riminese. Il suo castello gode di una splendida posizione panoramica ed attira migliaia di visitatori con i suoi interni e le sue storie di fantasmi.
Un risolino nervoso e poi silenzio. Parte l’ascolto. Il rumore di forti raffiche di vento sovrasta quello indistinto di sottofondo. Poi un suono acuto e ripetuto, secondo alcuni la risata lontana di una bambina, secondo altri un pianto singhiozzante. Un tuono, un battito cardiaco. Un singulto sommesso si fa sentire al di sopra dello scrosciare della pioggia. Il passaggio di un aereo ed un mormorio, un rumore nel quale qualcuno riconosce la parola “mamma”. Un urlo.
Sono le registrazioni fatte dai tecnici della RAI il 21 giugno 1990 ed altre realizzate con cadenza quinquennale; sono parte della visita guidata al castello di Montebello, meglio noto come il Castello di Azzurrina.
Siamo riuniti nei sotterranei dai soffitti a volta, tra mura spesse, catturati dalla suggestione dello sguardo penetrante e misterioso dei grandi occhi azzurri di una bambina senza età, ritratta in un dipinto turchese appeso sopra una botola. La nostra guida ci ha raccontato la leggenda di una bimba nata albina, diafana, quasi eterea, di nome Guendalina. Era la figlia dei feudatari di Montebello che, per proteggerla dal sospetto delle superstizione, le facevano tingere i capelli con una tintura ottenuta dalle erbe del giardino. Purtroppo il risultato non la fece assomigliare ai genitori dai tratti mediterranei ma diede ai suoi capelli la tonalità che le valse il nomignolo di Azzurrina. Fu quindi deciso di tenerla nascosta nel castello e la bimba crebbe solitaria, vivace e intelligente, allietata dalla compagnia di una tata, un frate, un cagnolino e di due guardie che la seguivano ovunque. Pare che le piacesse osservare il cielo stellato e forse talvolta saliva sulla terrazza del castello, dal quale poteva ammirare il borgo sottostante e la Valmarecchia illuminati dalla luce lunare.
Quel giorno pioveva a dirotto, i lampi illuminavano il cupo cielo color ardesia e le raffiche di vento scuotevano le cime degli alberi. Giocando con la palla di pezza, Azzurrina arrivò nei sotterranei, sempre seguita dalla sua scorta. Ad un tratto la palla le cadde lungo le scale che scendono alla ghiacciaia; ella la vide rotolare giù e sparire nel buio. Scese i gradini per andare a riprenderla.
Le guardie udirono un urlo improvviso e poi più nulla. Si precipitarono dabbasso ma della piccola Guendalina non trovarono alcuna traccia. Azzurrina era scomparsa, né mai fu ritrovata.
Di lei parlano antichi racconti popolari della Valmarecchia, raccolti da un leggendario Monsignor Belli in un fantomatico manoscritto redatto intorno al 1620.
Si dice che il fantasma di Azzurrina sia ancora nel castello, capace di suggestionare i visitatori che ascoltano le registrazioni, oggetto di studio di parapsicologi e dei ricercatori del CICAP.
Nonostante qualcuno abbia smentito l’esistenza di fenomeni paranormali nel castello di Montebello, la storia di Azzurrina e del suo fantasma continua a rimanere impressa nei visitatori forse più della bellezza del panorama che si vede dalla terrazza, più dell’ingegnosità dei trabocchetti costruiti per cercare di renderlo impenetrabile ad un attacco nemico, più del mobilio autentico e della collezione di bauli che vantano pezzi unici, risalenti al medioevo.
Si possono fruire sia visite diurne che notturne, durante le quali si vedranno forzieri, un tavolo ottocentesco “a pipistrello”, cassettiere, i bauli dei corredi nuziali di Beatrice Malatesta e Teodora Gonzaga. Le guide indicheranno l’albero genealogico dei Conti Guidi di Bagno, i proprietari, e racconteranno aneddoti sulla vita del castello e la sua storia. Le loro parole accompagneranno i visitatori tra le ali del maniero fino alla piccola stanza con il soffitto a volta, una botola ed un quadro turchese che raffigura una bambina senza età dallo sguardo intenso e misterioso. Qui, avvolti dall’atmosfera e dall’impressione lasciata dalle registrazioni, i visitatori seguiranno il filo sottile di una storia lontana nel tempo:
“…si narra che, allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo cunicolo si faccia ancora sentire”.
Città Montebello di Torriana (frazione di Poggio Torriana)
Provincia Rimini
Regione Emilia-Romagna
Coordinate GPS 43°58′18″N 12°22′06″E
Come arrivare
In auto: Da Rimini. seguire la SP258 – Strada Provinciale Marecchiese fino a Verucchio; poi sulla destra prendere la SP14 – Strada Provinciale Santarcangiolese e seguire le indicazioni fino a destinazione.
In treno: Stazione ferroviaria di Santarcangelo di Romagna; da lì proseguire in autobus (linea166).
In autobus: Montebello di Torriana è collegata a Santarcangelo di Romagna dalla linea 166 . Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://www.startromagna.it/servizi/orari-e-percorsi/.
Cosa visitare nei dintorni
– San Marino
– San Leo (RN)
– Santarcangelo di Romagna (RN)
– Mutonia (RN)
– Verucchio (RN)Per saperne di più
È possibile trovare molte informazioni utili sul castello di Montebello, meglio noto come castello di Azzurrina, sul sito internet: http://www.castellodimontebello.com/.
Non è possibile fotografare gli interni del castello.Se vuoi conoscere altri castelli italiani visitabili, potrebbero interessarti anche gli articoli raccolti nella sezione:
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L’accordo comprende: ” il film “Azzurrina” e il relativo documentario “Il Castello di Azzurrina”, in cui verranno rivelati gli accadimenti avvenuti durante la lavorazione del film.”
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