Titolo La Leggenda Dei Monti Naviganti
Autore Paolo Rumiz
Genere Letteratura di Viaggio
Prima pubblicazione 2007
Volevo una lettura che fosse ossigeno per la mia mente e desse una spinta alla mia voglia di ripartire.
Ho trovato una finestra aperta sul mondo, un’avventura nelle realtà che amo investigare, “un viaggio alla ricerca delle strade perdute”, seguendo le indicazioni di “i simpatici, i bambini, i matti, i solitari e i vecchi originali dalla memoria di ferro, che sono proprio le persone con cui vale la pena fermarsi sulla strada della vita”.
La Leggenda Dei Monti Naviganti è molto di più della narrazione di un viaggio fatto attraverso le Alpi e gli Appennini, fino all’Aspromonte, a piedi, in bici ed a bordo di una Topolino del 1953, guidando su migliaia di curve “nella pancia del paese” e percorrendo “sessantamila metri in su e in giù, più o meno. Sette volte l’Everest.“.
È “un viaggio di uomini e incontri” , di sensazioni, aneddoti, storie vissute e di amarezza per quel patrimonio montano che non è stato valorizzato a dovere; l’idea è talmente avvincente da aver dato vita ad uno spettacolo teatrale.
È anche la pianificazione di un progetto che diventa realtà:
“Cominciai a raccogliere notizie, letture, indirizzi. Una montagna di annotazioni, che riportai a poco a poco su una carta d’Italia da cui avevo sforbiciato le Alpi. Lentamente il viaggio si formava, riempiva la mia fantasia“.
Non resta che mettere in sottofondo la canzone “Sì Viaggiare” di Lucio Battisti e mettersi in viaggio, perché:
“Accompagnato dal canto del motore e dallo scorrere del paesaggio, il fluire del viaggio vi penetra quasi, vi schiarisce la mente. Idee che senza ragione ospitavate vi lasciano; altre invece si adattano a voi come le pietre nel letto di un torrente. Nessun bisogno di intervenire: la strada se ne occupa per voi.”
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