Nel verde della Lunigiana, a pochi chilometri da Pontremoli, sulla via Francigena, Ponticello è un borgo piccolo ed affascinante che vanta una storia millenaria.
Percorrendo la via Francigena da Filattiera verso Ponticello, ad un certo punto, guardando a sinistra oltre la vegetazione, si scorge una cupola verderame che si alza al di sopra di una piccola distesa di tetti rossi: appartiene all’oratorio seicentesco dedicato ai santi Rocco e Bernardo. La nostra prossima tappa è vicina.
Proseguiamo camminando sullo sterrato, superiamo il ponte sul torrente Caprio, costeggiamo una parete di foglie ed eccoci finalmente, annunciati da un forte abbaiare che speriamo sia di benvenuto, sulla strada delimitata da muretti di pietra, all’entrata del borgo.
La stanchezza lascia spazio all’eccitazione di una nuova scoperta: iniziamo la visita di Ponticello.
Ci troviamo in un borgo piccolo, tutto pietra, archi e gallerie; i fiori ed il verde delle foglie sono improvvise macchie di colore; quando il sole fa capolino, qui sembra più abbagliante che altrove. C’è un continuo gioco di luci ed ombre che rende gli scorci più suggestivi; l’atmosfera è divisa tra una realtà rurale, richiamata dai carretti e dagli attrezzi lasciati in bella vista, e l’eleganza di antichi portali in arenaria con piedritti rettangolari e capitelli ionici.
Visitando Ponticello, scopriamo volte a botte, volte a crociera, archi a tutto sesto e contrafforti a sesto ribassato, tutti elementi architettonici evidenziati da targhe marrone appositamente affisse a beneficio dei neofiti.
Un cartello ci racconta che questo borgo medievale è molto più antico del XIV – XV secolo citato in alcuni siti online: nacque “nell’anno 599, quando la Lunigiana, sottomessa ai Bizantini, faceva parte della provincia Alpes Appenninae con Luni capoluogo” ed i Longobardi, guidati dal re Agilulfo, premevano per conquistare tutta l’Italia settentrionale.
Per meglio controllare le principali vie di comunicazione che collegavano la Lunigiana alla Garfagnana, a Genova ed alla pianura padana, i Bizantini costruirono un castrum a Surianum, l’attuale Filattiera, per trasferirvi un importante contingente militare. Ai soldati ed alle loro famiglie fu affidato un appezzamento di terra nelle vicinanze, dove poter vivere. Tra i luoghi scelti, ve ne era uno in un tratto pianeggiante tra le colline, nei pressi del torrente Caprio. L’area fu bonificata, gli alberi abbattuti per far spazio ai campi da coltivare ed alle case dei coloni. Nacque così Ponticello ed i suoi abitanti furono chiamati “roncadori”, cioè dissodatori di terre incolte.
Nonostante il frequente passaggio degli eserciti nel corso dei secoli, prima Longobardi, poi Franchi, e le successive incursioni dei pirati Saraceni e dei Normanni, i “roncadori” non abbandonarono le loro case alla ricerca di un luogo più sicuro ma le fortificarono, rendendole inaccessibili ai nemici. Impararono a costruirle in verticale, alte anche una decina di metri, con spessi muri di pietra, tre locali sovrapposti e l’accesso al primo piano tramite una scala a pioli retraibile in caso di pericolo. Per passare da una stanza all’altra, usavano botole interne. Queste case-torri, chiamate in dialetto “caminà”, risalgono al X-XII secolo e sono ancora usate come abitazioni. Ovviamente sono state ristrutturate, con l’aggiunta di una scalinata per facilitarne l’accesso e di finestre. Una è stata perfino abbassata in seguito ai danni causati dal terremoto del 1920.
La più fotografata è quella nella piazzetta principale del borgo, dove un ampio murale del 2019 racconta la storia di una festa, con bambine che danzano mentre un gruppo di donne esce da una galleria portando una brocca o una cesta sulla testa e due signore più anziane sferruzzano sedute su una panca. Tutti vestono gli abiti tradizionali, come quando Ponticello si anima d’estate per la manifestazione “I Mestieri nel Borgo”. Sembra quasi di sentire la musica della festa ed il brusio delle conversazioni degli astanti ma è solo un attimo, perché la via Francigena è ancora lunga e noi ci accingiamo a percorrerla fino a Pontremoli.
Città Ponticello, frazione di Filattiera
Provincia Massa-Carrara
Regione Toscana
Coordinate GPS 44°20′53.12”N 9°55′25.93”E
Come arrivare
A piedi: Ponticello si trova sulla via Francigena, a metà strada tra Pontremoli e Filattiera.
In auto: da Filattiera. Seguire la Strada Provinciale 35 per 7 Km in direzione Sud-Est. Nei pressi dell’oratorio dei santi Rocco e Bernardo c’è un parcheggio sterrato e l’entrata nel borgo.
In autobus: Ponticello è servito dalla Compagnia Toscana Trasporto Massa-Carrara. Per orari e tariffe si faccia riferimento al sito:
https://massa-carrara.cttnord.it/Cosa visitare nei dintorni
– Filattiera Alta (MS)
– Pieve di Sorano a Filattiera
– Pontremoli (MS)
– Caprio (MS)Per saperne di più
È possibile trovare molte informazioni utili su Ponticello e la sua manifestazione “I Mestieri nel Borgo” sui siti internet: http://www.adrianaghollett.it/site/books/ponticello, https://www.terredilunigiana.com/borghi/borgoponticello.php e https://www.facebook.com/borgo.ponticello/.
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